Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli Esteri russo, nega il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol. “È un fake”, queste le parole della portavoce.
Il bombardamento dell’ospedale di Mariupol, dove vi erano moltissime donne in attesa di partorire e bambini, “è un fake”. Questo il commento di Maria Zakharova, portavoce del ministero degli esteri russo. Durante una conferenza stampa a Mosca, Zakharova ha definito false le testimonianze, i video e le foto diffusi in rete riguardo il bombardamento di Mariupol. La posizione ufficiale del Cremlino è dunque negazionista, affermando che la Russia non sarebbe responsabile dell’attacco agli ucraini, in quanto non verrebbero colpiti i civili.
“Le forze armate russe non stanno bombardando la città, è risaputo”, ha commentato Zakharova. La portavoce ha inoltre aggiunto che le varie immagini circolate online nelle ultime ore, le quali testimonierebbero il bombardamento sul teatro d’arte drammatica, sarebbero semplicemente “videoclip e fake creati ad arte da strutture della Nato”. Dichiarazioni che fanno capire qual è il modo con cui la Russia vuole affrontare le numerose accuse di crimini contro l’umanità e crimini di guerra nei confronti del presidente Putin. La strategia? Negare tutto.
La risposta dell’Ucraina
La risposta ufficiale dell’Ucraina è la seguente, arrivata da Mykhailo Mykhailovych Podolyak. Podolyak è il consigliere del presidente Zelensky. Stando alla posizione di Podolyak, la portavoce del governo russo Zakharova “crederà nella verità” nel momento in cui le autorità russe saranno condannate per crimini di guerra.
È una guerra che si combatte anche attraverso questo tipo di dichiarazioni, tramite l’affermazione o la negazione di eventi gravissimi come il bombardamento all’ospedale di Mariupol. Putin continuerà a negare tutto anche nell’ipotesi in cui sarà portato davanti ad un tribunale? L’Europa sarà mai in grado di far pagare al presidente russo i gravissimi crimini che sta commettendo nei confronti del popolo ucraino? Staremo a vedere.